Estate 2024, il caldo record ha causato consumi elettrici record
Con un fabbisogno mensile di 27,5 miliardi di kWh, aumentano la produzione idroelettrica, termoelettrica e fotovoltaica (+15,1%) e cresce anche l’installato rinnovabile
Articolo a cura di Maria Carla Rota
Quella del 2024 è stata l’estate più calda mai registrata, a livello sia globale sia europeo, secondo il Servizio Copernicus sui cambiamenti climatici: temperature elevate, che hanno spinto i consumi elettrici verso picchi altrettanto eccezionali.
Ad agosto, infatti, con una media mensile di ben 2°C superiore all’anno precedente, in Italia il fabbisogno di energia elettrica è stato pari a 27,5 miliardi di kWh (+8,1% rispetto ad agosto 2023; +4,8% il dato destagionalizzato e corretto), il valore più alto di sempre per questo mese.
L’uso intensivo degli impianti di climatizzazione, insieme all’aumento dei consumi nel settore dei servizi, ha fatto schizzare la domanda su tutto il territorio, come rileva Terna: +7,9% al Nord, +8,6% al Centro, +8,4% al Sud e nelle Isole.
Produzione nazionale e saldo estero
Ad agosto 2024 la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’86,6% dalla produzione nazionale, pari a 23,9 miliardi di kWh, e per il 13,4% dal saldo dell’energia scambiata con l’estero, ovvero 3,7 TWh (+11,4% in più rispetto al corrispondente periodo del 2023).
Entrando nel dettaglio della produzione nazionale, le rinnovabili hanno coperto il 40,5% della domanda elettrica (43,7% ad agosto 2023): aumentano la fonte idroelettrica (+9,4%), quella termoelettrica (+12,8%), essenzialmente per la crescita della generazione a gas legata al maggiore fabbisogno, e quella fotovoltaica (+15,1%). L’incremento della produzione del fotovoltaico (+564 GWh) è legato alla maggiore capacità in esercizio (+848 GWh), che va a compensare il minor irraggiamento (-284 GWh).
Diminuiscono invece la fonte eolica (-47,7%), sostanzialmente per la scarsità di vento, e quella geotermica (-2,3%). Continua, infine, a calare la produzione a carbone (-63,7% su agosto 2023).
Consumi elettrici nel 2024
Guardando ai primi otto mesi del 2024, la richiesta di energia elettrica (210.382 GWh) è aumentata del 2,5% in confronto a gennaio-agosto 2023 (+2,2% il valore rettificato), mentre la capacità rinnovabile in esercizio è cresciuta di 4.825 MW, di cui 4.350 MW di fotovoltaico (+34%, 1.237 MW).
Da gennaio ad agosto 2024, inoltre, l’import netto è in aumento del 3,9% rispetto ai primi otto mesi dell’anno scorso.
L’andamento di industria e servizi
Infine, ad agosto 2024 l’indice IMCEI (Indice Mensile dei Consumi Elettrici Industriali) relativo alle imprese energivore è cresciuto dell'1,9% rispetto ad agosto 2023 (+2,5% il dato corretto; variazione congiunturale +0,3%). I comparti risultati positivi sono cartaria, siderurgia, alimentare, cemento, calce e gesso e meccanica; in flessione ceramiche e vetrarie, metalli non ferrosi, mezzi di trasporto e chimica.
L’indice IMSER (Indice Mensile dei Servizi) a giugno 2024 ha invece fatto registrare una variazione positiva dell’1,9% rispetto a giugno 2023. Crescono attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione pubblica e difesa, informazione e comunicazione; calano trasporto e magazzinaggio, finanza e assicurazione e sanità e assistenza sociale.
Fotovoltaico, aumentano gli impianti utility scale
Per quanto riguarda la produzione fotovoltaica è interessante notare la rapida crescita degli impianti utility scale (+240% nei primi sei mesi del 2024), quelli di dimensioni maggiori, con una potenza superiore al MW, come emerge da uno studio di Italia Solare. Tra questi, rientrano anche i progetti di Palo del Colle (BA), Petilia Policastro (KR) e Girifalco (CZ), in costruzione da parte di Innovatec, la cui pipeline include oltre 300 MW di progetti in sviluppo, con l’autorizzazione di circa 100 MW prevista entro la prima metà del 2025.