Transizione green, le famiglie accelerano: investimenti in energia raddoppiati dal 2015
Secondo l’ultimo rapporto World Energy Investment di IEA, nel 2024 la spesa globale per le fonti pulite raggiungerà i 2.000 miliardi di dollari, praticamente il doppio rispetto a carbone, gas e petrolio
Articolo a cura di Maria Carla Rota
Chi investe di più in energia nel mondo? Se la quota globale maggiore è rappresentata dalle imprese, sia nel settore del combustibili fossili che in quello delle fonti sostenibili, alle famiglie spetta però un ruolo sempre più cruciale: la frazione di investimenti energetici totali da loro effettuati, oppure decisi ma non finanziati direttamente, è raddoppiata dal 2015 a oggi, passando dal 9% al 18%, come emerge dal rapporto annuale World Energy Investment 2024 dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA).
Energia pulita, gli investimenti delle famiglie
Un aumento favorito dal forte sostegno ricevuto da parte dei governi, a cui si deve il 10% della spesa, sotto forma di sovvenzioni o incentivi fiscali. Se si guarda poi in modo specifico all’energia pulita, dal 2016 le famiglie hanno contribuito a oltre il 40% dell’aumento degli investimenti, soprattutto nelle economie avanzate, dove hanno rappresentato fino al 60% della crescita, proprio grazie alla forte azione politica.
Giappone e Corea sono i Paesi in cui il ruolo crescente delle famiglie è più evidente: lo scorso anno la quota di spesa energetica a loro carico è stata pari al 29% del totale. Segue in seconda posizione l'Europa con il 27%, che si distacca nettamente dall'11% del Nord America. Nei due Paesi asiatici, così come nel Vecchio Continente, la spesa per l’efficienza degli edifici ha rappresentato il 50% degli investimenti, mentre in America Settentrionale la voce principale è data dall'approvvigionamento di carburante.
Veicoli elettrici, fotovoltaico, efficientamento energetico
A testimonianza dell’importanza di favorire politiche di accessibilità economica, al momento a spendere sono soprattutto i nuclei familiari con redditi più elevati, che investono nell’acquisto di veicoli elettrici, nell’installazione di pannelli solari e pompe di calore e in un’ampia gamma di interventi per l’efficientamento degli immobili, come le soluzioni personalizzate e chiavi in mano proposte da Innovatec a quanti desiderano tagliare i consumi della propria abitazione, riducendo anche l’impatto ambientale (qui il configuratore gratuito per iniziare a progettare il proprio impianto fotovoltaico in pochi click).
Le previsioni del World Energy Investment 2024
Per il 2024 l’Agenzia internazionale dell’energia prevede che gli investimenti energetici mondiali supereranno per la prima volta i 3.000 miliardi di dollari, di cui 2.000 miliardi saranno destinati alle tecnologie e alle infrastrutture sostenibili, includendo fonti rinnovabili, veicoli elettrici, nucleare, reti, stoccaggio, combustibili a basse emissioni, efficienza energetica, riscaldamento e pompe di calore. A carbone, gas e petrolio andranno i restanti mille miliardi o poco più, praticamente la metà. Nel 2023, inoltre, per la prima volta gli investimenti combinati in energia rinnovabile e reti hanno superato la spesa per i combustibili fossili.
Il ruolo di Cina, Europa e Stati Uniti
Quest’anno sarà la Cina a rappresentare la quota maggiore di investimenti in energia pulita, per una somma stimata di 675 miliardi di dollari, seguita da Europa e Stati Uniti, rispettivamente con 370 miliardi e 315 miliardi: tre grandi economie che da sole mettono a segno più di due terzi del totale mondiale.
“Gli investimenti in energia pulita stanno stabilendo nuovi record anche in condizioni economiche difficili, evidenziando lo slancio dietro la nuova economia energetica globale: oggi, per ogni dollaro destinato ai combustibili fossili, ne vengono investiti quasi due in energia pulita”, sottolinea il direttore esecutivo dell'IEA Fatih Birol. “Bisogna però fare di più per garantire che gli investimenti raggiungano i luoghi in cui sono più necessari, in particolare le economie in via di sviluppo, in cui la disponibilità di energia accessibile, sostenibile e sicura è oggi gravemente carente”.
Boom di spesa per il solare fotovoltaico
Se nel 2015, quando è stato raggiunto l'accordo di Parigi, l'investimento combinato in energie rinnovabili e nucleare era il doppio di quello destinato ai combustibili fossili, nel 2024 si salirà a dieci volte tanto, con il solare fotovoltaico a guidare la trasformazione: il calo dei prezzi dei moduli stimola nuovi investimenti, che arriveranno fino a 500 miliardi di dollari.
Inoltre, se per il nucleare, dopo due anni consecutivi di declino, si stima una crescita della spesa del 9% fino a raggiungere gli 80 miliardi di dollari, ad avanzare saranno anche gli investimenti globali nelle reti, con 400 miliardi di dollari, mentre per lo stoccaggio a batterie si supereranno i 50 miliardi di dollari.